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The Challenge // Armani/Silos

photocredit delfino sisto legnani e marco cappelletti

For this year’s Salone del Mobile, a sophisticated design exhibition and a time for cultural reflection, Giorgio Armani will host – at Armani/Silos – the first exhibition dedicated to architecture, a redesigned version of the major retrospective that Centre Pompidou dedicated to Tadao Ando last year in Paris. An original use of nature and the combination of elements like water and light in designed spaces express the Japanese architect’s pure and essential vision.

The deep sensibility of the Japanese architect, his philosophy and extreme precision inspired Giorgio Armani to commission him to design Armani/Teatro in via Bergognone, in Milan, in 2001.
‘In Tadao Ando’s architecture, I see an extraordinary ability to transform “heavy” materials such as metal and concrete into something truly exciting. I very much like his use of light, a fundamental element that helps shape the character of spaces,’ explains the designer.

The Challenge showcases the career of Tadao Ando through his most significant works, from Row House in Sumiyoshi – Azuma House (1976), to Project in Naoshima (1988 to today) and La Bourse de Commerce in Paris (2019). Additionally, for the first time, Ando’s plan for Armani/Teatro (2001) will be on display.

The narrative journey through the exhibition – designed by Tadao Ando in collaboration with Centre Pompidou – is structured around four major themes: Primitive Shapes of Space, An Urban Challenge, Landscape Genesis, Dialogues with History. The retrospective includes over 50 projects, illustrated with sketches, original models, video installations, technical drawings, travel notes and photographs taken by Ando himself.

‘Tadao Ando is an absolute master of architecture, with an unmistakable aesthetic style that comes very close to my sensibility. I honestly admire what he does. I’m very happy about this new collaboration and believe that Armani/Silos, with its austere, evocative atmosphere, is the perfect place to express the poetry and power of his work,’ explains Giorgio Armani.

‘In April of this year, I will have the honour to exhibit my architectural ideologies and structures in Milan, the design capital of Italy and the world. I greatly appreciate the generosity of Giorgio Armani in allowing me the opportunity to showcase my work in the prestigious Armani/Silos. This exhibition will encompass my architectural endeavours for the past half-century. It is my hope that this event will contribute to the future development of design and culture,’ says the architect.

As a self-taught genius, Tadao Ando – winner of the prestigious Pritzker Prize for Architecture in 1995 – reflects on typical aspects of his work in a distinctive way: ‘I wish to create an architecture that will live on eternally – not in substance or form, but as a memory within people’s hearts,’ he explains. ‘As architecture encounters various phenomena, it activates new dialogues. It is these dialogues that speak to people’s souls. How can I shape these dialogues to be more fundamental and more fruitful? There is no single answer to this question as every project has its own unique context. This is what makes architecture challenging. This is why it is fun. And still today, after half a century, I remain eager to continue tackling the endless challenge of creating architecture.’ It’s a simple language for a complex thought.

The Challenge will open to the public on 9th April and run until 28th July. It will be inaugurated during Salone del Mobile, with the participation of the architect.


// In occasione del Salone del Mobile, momento di riflessione culturale oltre che di sofisticata rassegna del design, Giorgio Armani inaugura negli spazi di Armani/Silos la prima mostra dedicata all’architettura riambientando l’importante retrospettiva che il Centre Pompidou ha dedicato a Tadao Ando lo scorso anno a Parigi. Figura fondamentale di una progettazione che predilige l’uso insolito della natura e la combinazione negli spazi di elementi come l’acqua e la luce, l’architetto giapponese si contraddistingue per la sua visione pura ed essenziale.

La sensibilità profonda dell’architetto giapponese, la sua filosofia e l’estremo rigore hanno spinto Giorgio Armani ad affidargli già nel 2001 la creazione dell’Armani/Teatro di via Bergognone a Milano.
“Nell’architettura di Tadao Ando vedo la straordinaria abilità di trasformare materiali pesanti, come il metallo e il cemento, in qualcosa di poetico ed entusiasmante. Mi piace come usa la luce, un elemento fondamentale che contribuisce a definire il carattere degli spazi”, dice lo stilista.

The Challenge è la mostra che ripercorre la carriera di Tadao Ando attraverso le sue realizzazioni più significative da Row House a Sumiyoshi – Azuma House (1976), a Naoshima (1988 fino a oggi), fino al progetto ancora in corso per la Bourse de Commerce di Parigi (autunno 2019). Inoltre sarà esposto per la prima volta il progetto dell’Armani/Teatro (2001).

Il percorso narrativo – progettato da Tadao Ando con il suo studio e in collaborazione con il Centre Pompidou – si articola intorno a quattro temi principali: Forme primitive dello spazio, Una sfida urbana, Genesi del paesaggio, Dialoghi con la storia. Fanno parte della retrospettiva oltre cinquanta progetti, illustrati da schizzi, modelli originali, video installazioni, disegni tecnici, taccuini di viaggio e fotografie scattate da Tadao Ando stesso.

“Tadao Ando è un maestro assoluto dell’architettura con un’impronta estetica inconfondibile e molto vicina al mio modo di sentire. Ammiro sinceramente tutto ciò che fa. Sono molto felice di questa nuova collaborazione e credo che Armani/Silos, con la sua atmosfera rigorosa e suggestiva, sia il luogo perfetto per esprimere tutta la poesia e la potenza del suo lavoro”, commenta lo stilista.

“Ad aprile avrò l’onore di esporre le mie idee e le mie strutture architettoniche a Milano, capitale del design in Italia e nel mondo. Sono molto grato a Giorgio Armani per avermi dato l’opportunità di mostrare il mio lavoro nel prestigioso Armani/Silos. La mostra abbraccerà il mio percorso negli ultimi cinquant’anni e spero che questo evento contribuisca al futuro del design e della cultura”, dichiara l’architetto.

Tadao Ando – vincitore del prestigioso Pritzker Prize per l’architettura nel 1995 – da genio autodidatta riflette in modo diverso su alcuni aspetti del suo lavoro. “Mi piacerebbe realizzare architetture che possano durare per sempre, non nella sostanza o nella forma, ma come un ricordo indelebile nel cuore degli uomini”, spiega. “Quando l’architettura si confronta con gli eventi, nuovi dialoghi prendono vita. Sono dialoghi che parlano all’anima delle persone. Come posso dar forma a questi dialoghi affinché siano fondamentali e proficui?

Non c’è una risposta assoluta perché ogni progetto si sviluppa in un determinato contesto. Questo è ciò che rende l’architettura una sfida entusiasmante. Ancora oggi, dopo mezzo secolo, sono impaziente di affrontare la sfida infinita di creare architettura”, conclude Ando. È un linguaggio semplice, per una riflessione complessa.

The Challenge sarà aperta al pubblico dal 9 aprile al 28 luglio e sarà inaugurata durante il Salone del Mobile alla presenza dell’architetto.

photocredit delfino sisto legnani e marco cappelletti


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