The well renowned Spazio Krizia, which hosted for years presentations from designers such as Ingo Maurer and Ron Arad, re-opened its spaces after years of vacancy for the Amsterdam based duo Formafantasma. For the occasion of the 2017 Salone del Mobile, Formafantasma presented a selection of objects from their ‘Delta’ collection, developed for the gallery Giustini Stagetti, Galleria O. Roma, and a series of experiments with light, developed for Peep-hole, an independent art centre in Milan.
‘Foundation’ also previewed part of an upcoming collaboration with the TextielMuseum in Tilburg, that will be shown in full in 2018. Presented as a companion to the launch of the studio’s first industrially produced objects with the lighting company Flos, ‘Foundation’ offers a deeper insight into the duo’s thinking. The show is conceived as a display of studies and the groundwork for current and future developments in the field of lighting.
While the finished objects are formally developed and define a new, more industrial direction for the studio, the experiments (concisely named by the designers as ‘tests’ and numerically divided) demonstrate the duo’s intuitive and research-based process. Designed as three-dimensional sketches, these tests are instinctively, yet carefully assembled, using stationary (pencils and erasers) and standard industrial materials (steel rods, bricks and insulation material). LED strips are left visible and unfiltered, embracing the punctuated light as an opportunity, rather than a limitation. The result is a meticulous investigation into the components of light — reflection, shadow, color, space — and the use of optics, mirrors and glass to shape it.
Elements which at first appear sculptural, reveal a specific intent on closer inspection.
Responding to the lack of colour saturation during the winter months, the designers created three objects which cast brightly-tinted reflections on walls, through the
use of layered dichroic glass. Another object, fitted with a crystalline, polycarbonate lens suspended under a LED light source, is designed to cast a perfect round reflection on the floor. When using the very symbol of sculptural materials—bronze—the designers apply its most basic characteristics: weight and reflectiveness. In this way, ‘Foundation’ highlights the studio’s consistent focus on rethinking object typologies through material investigations.
// Dopo anni di inattività, lo spazio Krizia riapre i battenti con “Foundation”, una personale dello studio Formafantasma.
‘Foundation’ presenta una selezione di oggetti luminosi della collezione ‘Delta’, disegnata per la Galleria Giustini/Stagetti, Galleria O. Roma, e una serie di esperimenti con la luce sviluppati per il centro d’arte indipendente Peep-Hole, Milano. L’esibizione include in anteprima parte di una nuova collaborazione dei designer con il Textiel Museum di Tilburg (2018).
Presentata in parallelo al lancio dei primi oggetti dello studio prodotti industrialmente, Foundation offre una visione olistica del loro modus operandi. La mostra è concepita infatti con una serie di studi sulla luce che pongono le basi per gli sviluppi attuali e futuri nel campo dell’illuminazione. Il percorso espositivo si articola su due diversi livelli che riproducono le fasi della creazione dalla ricerca al prodotto finito. E’ in quest’ottica che modelli di studio, chiamati dai progettisti ‘Test’ e numerati in modo cronologico, dialogano con una selezione di oggetti finiti che segnano un importante passaggio nella pratica dei designer, più vicina adesso alla sfera industriale che a quella artigianale. Allo stesso tempo i modelli di studio confermano come la loro pratica e il loro approccio siano sempre fondati su intuizione e ricerca.
Progettati come fossero schizzi tridimensionali, questi test sono istintivamente ma accuratamente assemblati, utilizzando materiale da cancelleria (matite e gomme)
e materiali industriali standard (barre in acciaio, mattoni e materiali di isolamento).
Le strisce LED sono lasciate a vista e non filtrate; la luce punteggiata per i progettisti e’ vista come un’opportunità piuttosto che una limitazione.
Il risultato è un’indagine meticolosa sulle proprietà della luce – riflesso, ombra, colore, spazio – e su come modularla tramite l’uso di ottiche e specchi. Anche gli elementi che in un primo momento appaiono scultorei rivelano invece un intento funzionale. Gli oggetti sono pensati come una risposta alla mancanza di saturazione dei colori durante i mesi invernali. Un altro esempio è la Reflector ceiling lamp che, munita di una lente in policarbonato sospesa sotto una sorgente luminosa a LED, proietta un perfetto riflesso circolare sul pavimento. Quando Formafantasma utilizza il bronzo, simbolo per eccellenza della scultura, lo fa principalmente per le sue caratteristiche tecniche: il peso e la sua capacità di riflessione.
Se messa a confronto con i lavori precedenti del duo, caratterizzati da un approccio critico al design e da inaspettate sperimentazioni materiali, ’Foundation’ differisce
solo in apparenza. L’esibizione mette in luce ancora una volta l’approccio basato sulla ricerca di Formafantasma anche quando concentrati a ripensare una tipologia di oggetti comune come la lampada.